[ Istituto di Moda Genova ]  

 

Raffaela Cilento

"Credo proprio che la mia storia professionale
sia iniziata quando ero ancora bambina."

Non avendo molti giocattoli, mi industriavo a colpi di fantasia e creatività; ad esempio la mia prima bambola di pezza aveva bisogno di nuovi vestiti e siccome in casa non cuciva nessuno non potendo disporre di ritagli di tessuto, ma eureka! di fazzoletti di stoffa sì - a quell'epoca non usavano ancora i fazzoletti di carta –, che allora io facevo sparire per ricamarli (a modo mio), tagliuzzarli e metterli insieme per abbozzare un qualche abito.

A volte sfrangiavo addirittura copriletti per applicarne le frange sulla camicia ed i pantaloni di mio fratello realizzando un verosimile vestito da sceriffo per carnevale. Per non parlare degli abiti da sposa cuciti assieme con il velo dei cipollotti e dei vestiti dello sposo e degli invitati fatti con foglie e fiori su dei manichini di argilla da me medesima precedentemente approntati. Durante l'estate mia mamma mi mandava presso delle sarte perché potessi imparare a cucire sul serio.

Appena compiuti i quattordici anni inizia il mio apprendistato presso la sartoria da uomo Di Saverio in via Montenapoleone, civico sei, a Milano; lì vestivamo personaggi famosi quali calciatori, cantanti e attori. Lavoravamo a quei tempi anche per la boutique Dell'Antonia di piazza San Babila e per altre famose boutique da donna a Milano.

Per me era importantissima la precisione e cucivo in modo esemplare, tanto da meritarmi i complimenti dei miei datori di lavoro.

Decisi poi di formarmi anche per quanto riguarda la parte tecnica della professione sarta, ovvero la modellistica, come anche relativamente al momento primigenio in cui si oggettiva la creatività, vale a dire il disegno del figurino. Scelsi di frequentare l'appena nato Istituto di Moda Burgo dove mi diplomai e, dove, vista la mia passione e l'attitudine all'insegnamento, dopo qualche tempo iniziai a lavorare in veste di insegnante di modellistica e sartoria, organizzando e curando inoltre corsi esterni – che oggi si chiamerebbero workshop - in giro per Milano e dintorni.

Gli anni passano e la bambina che vestiva le bambole e i personaggi di argilla con veli di cipolle, foglie e fiori cresce e continua il proprio percorso di vita trasferendosi in Liguria con la figlia piccola. Qui decisi di diffondere il metodo di insegnamento appreso e non essendoci nessuno in grado di farlo meglio di me andai a Milano dal Direttore della scuola per proporgli la mia idea di business. Ottenuto il permesso e incoraggiata con gran fervore iniziai a fare pubblicità al metodo Burgo attraverso il mero e faticoso volantinaggio e a tenere corsi in varie parti della zona del Ponente ligure presso parrocchie e circoli ricreativi.

Nel 1991 mi trasferii a Genova e nel 1999 aprii la sede ufficiale per la Liguria a Sestri Ponente, dove tuttora insegno e preparo allieve e allievi a diventare chi stilista chi sarto o sarta oppure modellista, offrendo sempre e in ogni caso la chance di affrontare il mondo del lavoro in modo appropriato attraverso una preparazione ai massimi livelli professionali. La mia bandiera è quella di insegnare l'artigianato, cosa ormai rara in questi tempi.
 

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